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Le stilografiche giapponesi da collezione e i gufi


Ci sono Paesi che hanno tradizioni millenarie e abilità artistiche senza eguali e in questo scenario decantiamo giustamente l’’abilità e la manualità degli artigiani italiani, autentici artisti, ma in questo scenario di eccellenza assoluta vi voglio condurre in un viaggio particolare che segue in modo indissolubile il mio amore per i rapaci notturni e il mio gusto personale che ama e ricerca la bellezza anche negli oggetti, specie quelli legati alla scrittura.

In questo percorso di lettura, vi accompagnerò in un viaggio nel tempo, in uno dei luoghi ove la scrittura ha una tradizione importante anche nel terzo millennio: il Giappone.

La Terra del Sol Levante ha sempre un grande fascino per noi occidentali e le diversità negli approcci della scrittura sono così radicali da aver generato una vera differenziazione persino nelle genesi delle penne.


La meravigliosa Nakimi Emperor Owl una stilografica che supera gli 8.000 dollari a listino. Decorata a mano, per realizzarne una ci vogliono mesi di lavoro


Parleremo di penne stilografiche e gufi, vi chiederete quale relazioni vi sia ma è indubbio che la passione quasi venerazione per la bella scrittura a mano in Giappone si sposa con il grande amore per i gufi che sono considerati autentici portafortuna. Anzi a questo proposito proprio in questo sito nella sezione download trovate due libri gratuiti da scaricare.

Un libro sul Gufo pescatore di Blakiston e uno sui gufi portafortuna (a cura di Simona Galeotta che ha viaggiato in Giappone ed ha studiato questo Paese).

La scrittura in Giappone ha una storia che affonda le sue radici nelle tradizioni e nel sistema di scrittura cinese.

Il moderno sistema di scrittura della lingua giapponese utilizza tre principali tipi di caratteri: logogrammi (kanji), due sillabari (hiragana e katakana) e l'alfabeto latino in casi ristretti (rōmaji).

Quel che è certo è che la scrittura a mano di questi segni è affidata a sovente affidata ancora oggi a penne e pennini dal tratto molto sottile o pennelli particolari.

Che il mercato asiatico sia diverso e molto ambito lo dimostra la strategia di alcuni storici brand italiani (Aurora e Montegrappa in particolare) che hanno sviluppato un commercio intenso e particolare con le popolazioni in Oriente con percentuali di vendite in doppia cifra. Un mercato che mostra interesse per pezzi unici realizzati a mano dagli artigiani italiani e popolazioni che amano le stilografiche con una curiosa preferenza che si manifesta con una scelta verso pennini fini (F) ed extrafini (EF) mentre noi occidentali usiamo maggiormente il pennino medio (M).

Ma torniamo a parlare delle penne e dei gufi giapponesi.

In particolare voglio introdurvi a una tecnica di lavorazione millenaria che trova in Giappone dei veri artisti capaci di trasformare una penne in resina, ebanite o altro in un vero ed autentico gioiello: unico ed irripetibile.

Stiamo parlando del Maki-e (蒔絵, letteralmente pittura scintillante) che è una particolare ed elaborata tecnica di pittura in lacca giapponese che permette di decorare alcuni oggetti con disegni che evolvono con l’aggiunta di polveri metalliche di diversi colori e con una particolare tecnica di laccatura.

Questa tecnica consente di avere delle penne stilografiche che sono autentiche opere d’arte, decorate a mano con polveri d’oro e d’argento capaci di raggiungere quotazioni elevatissime.

Le tecniche di Kyo maki-e sono sopravvissute alla corsa tecnologica del terzo millennio, prosperando per oltre mille anni dal periodo Heian.

L'uso della resina dell'albero di lacca Toxicodendron vernicifluum, coltivato e comune nei giardini asiatici, per creare una vernice da applicare agli oggetti è diffusa in Cina e Giappone fin dal 7000 a.C. e rende queste penne molto ricercate dai collezionisti.

Qui vi propongo un video che mostra fasi di lavorazione del Maki-e su una penna Pelikan che viene decorata e personalizzata. Clikka qui.

L'arte decorativa Kyo maki-e la si apprezza nel palazzo imperiale di Tokyo, ma anche su diversi strumenti musicali, nei templi più antichi e su molti oggetti di lusso in lacca giapponese. L'arte Kyo maki-e infatti genera una sensazione di eleganza, raffinatezza abbinata alla semplicità, peculiare della cultura giapponese.

La particolare abilità di questi maestri d’arte giapponese nell’uso della lacca giapponese si traduce in prodotti che mostrano una notevole resistenza ad urti ed abrasioni ed una significativa stabilità chimica della laccatura stessa.

La tecnica del Maki-e del resto è particolarmente complessa e richiede grandissima abilità, manualità ed esperienza poiché si richiede l’apporto delle polveri durante la posa della lacca in tempi utili prima che si possa seccare. Questo carnet di abilità, tempo ed attenzioni rende le decorazioni vere opere d’arte, anche perchè realizzate sovente in oggetti piccoli, come vere miniatura e pertanto i si tratta di oggetti molto costosi. Autentiche opere d’arte, firmate da maestri del Maki-e.

La prima casa produttrice di penne stilografiche che impiegò il Maki-e per decorare una “fountain pen” fu la Pilot verso la fine degli anni ’20 del secolo scorso.

Ora vi mostro alcuni autentici gioielli realizzati in Giappone con penne da collezione del valore di migliaia di euro, certo non non è un consiglio per gli acquisti adatto a tutte le tasche, ma certamente un viaggio per scoprire un legame tra arte e gufi che sovente abbiamo trovato in giro per il mondo.


La prima stilografica che vi presento è la Sailor Endangered Species Blakistons Fish Owl Maki-e che fa parte di una serie limitata e numerata in 88 pezzi, comunque unici e diversi singolarmente (sebbene simili) poiché realizzati a mano da un grande e affermato artista giapponese Koushu Nishihara, che ha anche creato l'apprezzata serie "Creatures of the Deep" di Sailor.




due immagini della Sailor Balikston Owl


La scelta del gufo è iconica poiché è stato raffigurato il Gufo pescatore di Blakiston (nella sezione download potete scaricare il libro gratis su questo rarissimo gufo) che vive nella Penisola di Hokkaido con pochissimi esemplari.

Si tratta di una penna di grande valore (stimata in diverse migliaia di dollari) poiché la prima serie di penne prodotto con animali "Specie in via di estinzione" di Sailor si chiama "Uccelli in via di estinzione” seguiranno anche penne con il Panda.

Di questa serie sono stati prodotti e realizzati a mano solo tre modelli "Endangered Birds" in edizione limitata con la raffigurate la spatola rosata, il gufo pescatore di Blakiston e il pigliamosche del paradiso giapponese, tutte specie ornitiche in pericolo di estinzione.

Le penne Sailor sono strumenti di scrittura di ottima qualità, hanno pennini con flussi precisi, regolari e fluenti, ma è chiaro che il valore è legato alla decorazione, mentre la base di questa penna è una Sailor 1911 come le seguenti dimensioni e caratteristiche di caricamento dell’inchiostro:

Meccanismi di riempimento: cartuccia/convertitore

Dimensioni: lunghezza chiusa - 141 mm, diametro - 13 mm

Lunghezza senza cappuccio - 123 mm e peso - 27 grammi


Un’altro vero gioiello giapponese che coniuga la mia passione per gufi e stilografiche è la penna stilografica Namiki Emperor Owl che rende omaggio al gufo come simbolo di saggezza, fortuna, benedizioni e successo radicato nella cultura giapponese.



La serie Namiki Emperor è molto apprezzata dai collezionisti di penne per la elevata qualità decorativa rigorosamente manuale, un Maki-e di fascia alta.

La penna Nakimi Emperor Owl è realizzata in ebanite e l’artista impiega persino frammenti di uova di quaglia per realizzare i cromatismi del rapace notturno che ha la sembianze di un allocco. Una parte in madre perla per la colorazione dell’allocco e uno strato di vernice trasparente urushi protegge la superficie della penna alla quale aggiunge una lucentezza brillante. Ogni pezzo di concilia (madreperla) è posizionato a mano mentre le foglie della quercia sono dipinte con urushi e polvere d'oro. Lo strato di lacca viene poi brunito per rivelare il disegno della penna.



Il pennino è in oro 18 k e riporta effigie del Monte. Fuji, così come il caratteristico logo del pentagono, che lo identificano come pennino Namiki.


Il pennino d'oro 18 k della Nakimi Emperor Owl


La profondità e il realismo di questa opera d'arte prende vita nella mano, per una penna che richiede diversi mesi di lavorazione per ogni singolo pezzo e questo ne giustifica un prezzo superiore agli 8.000 dollari.



Ecco alcune caratteristiche della penna Nakimi Emperor Owl che vedete nelle immagini precedenti

Lunghezza

157.2mm

Lunghezza cappuccio

87.4mm

Peso 47,7 grammi


Il fascino e l'eleganza di questa penna è davvero incredibile, una vera opera d’arte in miniatura ma fuori dalla portata di quasi tutte le tasche. ancora una volta ai gufi si lega indissolubile un concetto di bellezza assoluta.


Nondimeno però la passione per le penne, la scrittura mi riporta in Italia e voglio suggerirvi il nome di una amica Valentina Rech capace di creare piccoli capolavori a prezzi molto più abbordabili con vere penne di gufo decorate.



Qui vi mostro la mia penna di Gufo reale modificata e trasformata in una penna da scrittura (ho realizzato anche un video dove presento questa penna su Gufotube qui il link diretto per vederlo) con pennino e una splendida confezione. Valentina è una bravissima artista ed artigiana, quindi seguitela sulla sua pagina Facebook dedicata alle penne.



Amando la lettura e la scrittura, la mia passione per stilografiche e macchine da scrivere si unisce a quella dei rapaci notturni e oggi in pieno stile da owlstoryteller vi ho raccontato una nuova storia piena di eleganza e fascino tra gufi e penne.

Buona scrittura a tutti.

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