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il volo rapito all’Oasi LIPU di Ostiglia e lo strano caso dell’Assiolo che ama il “monolocale”


Nel weekend scorso, domenica 4 ottobre, si è consumata la celebrazione di una giornata molto particolare, ovvero l’EUROBIRDWATCH 2020 e per l’occasione sono stato invitato dalla LIPU a tenere una presentazione del mio libro Il Volo rapito insieme a Raffaella Maniero in una riserva naturale, divenuta Oasi LIPU, che non avevo mai visitato ma della quale conoscevo il grande valore naturalistico.

Marco Mastrorilli e Raffaella Maniero presentano il libro Il Volo rapito nell'Oasi Lipu di Ostiglia

Come sovente succede l’evento che si sarebbe tenuto nell’Oasi e quindi all’aperto ci ha fatto un pò sospirare dal punto di vista climatico.

Sebbene vi fosse la possibilità, in caso di pioggia, di tenere la presentazione in una sala elegante ad Ostiglia, la nostra preferenza convergeva sul contatto diretto con l’Oasi e quindi ci siamo affidati alle previsioni che, come sovente capita, si sono divertite con dispettose alternanze predittive.

Del resto i portali meteo che sono autentiche macchine da soldi, creano dipendenza nei loro utenti modificando più volte nella settimana la previsione di ogni weekend, perchè ogni click a loro porta visualizzazioni e potere contrattuale con gli sponsor, a dispetto di coloro che organizzano eventi ed è inutile negarlo è facile cascare in questa dimensione di meteo-dipendenza.

Ma torniamo a noi, poiché le previsioni sembravano garantirci una cielo poco nuvoloso.

Il ritrovo, nell'oasi che si trova in una palude meravigliosa, è previsto per le 15 poiché mezz’ora dopo avrà inizio la presentazione del libro e lo storytelling della vita segreta dei gufi.

Al mio arrivo in Oasi ritrovo la mia amatissima coautrice Raffaella, il marito Mirko che allena i giovani portieri del Milan (la mia squadra del cuore) e la loro piccola e simpaticissima Bianca e quindi finalmente incontro Giulio Benatti che mi aveva invitato a parlar di gufi dal lontano luglio scorso!


due scorci della Palude di Ostiglia


Mentre sistemiamo il nostro spazio affluisce la gente, ma c'è il tempo per qualche istante per farmi spiegare da Giulio alcuni segreti della palude di Ostiglia e togliere il velo sul duplice nome con il quale è identificato questo posto.

Perchè oltre ad essere nota come riserva naturale di Ostiglia, il nome ufficiale che troviamo sulle mappe vi sono molti che la chiamano la Palude del Busatello, che peraltro si trova proprio sul confine con il territorio veronese.

Nel frattempo il pubblico ha raggiunto l'area della presentazione ed è davvero numeroso, considerate le normi anti-covid e le nuvole plumbee e nerastre che hanno reso cupo e scuro il cielo minacciando pioggia con qualche goccia.


E la paura del nubifragio?

Beh deve fare i conti con i gufi portafortuna, eh si perchè di questo parliamo!

La conferenza inizia ed io e Raffaella ci mettiamo a parlare di gufi nelle tradizioni popolari di tutti i continenti per poi passare a scoprire quali tragici traffici si stiano perpetrando ai danni della fauna di tutto il mondo e dei gufi in particolare.

Particolarmente efficare il curioso aneddoto relativo al barbagianni lesso che aiuta a capire quanto alcune tradizioni stravaganti non siano legate solo a luoghi lontani.

Non è una favola... anzi estraggo il brano direttamente dal libro il Volo rapito:


Uno studio condotto e pubblicato dalla Royal Pharmaceutical Society ha mostrato una serie di rituali poco noti, ove l'uso di animali nella medicina tradizionale era frequente e tra le creature impiegate vi erano anche gufi e barbagianni.

Questi ultimi, a differenza di gufi ed allocchi, emettono stridii, suoni sibilanti e soffi simili a rantolii che ricordano in parte i rumori prodotti dai malati di pertosse. 

Per questo motivo, nel Regno Unito, sino ad un secolo fa, era consuetudine preparare un brodo di barbagianni e somministrarlo ai pazienti che soffrivano di questa malattia, con la convinzione che ciò ne alleviasse i sintomi. 

Un’altra usanza, ancor più remota, sosteneva che mescolare carne di barbagianni o gufo a grasso di maiale potesse dare origine ad un unguento perfetto per alleviare il dolore causato dalla gotta.

(tratto da IL VOLO RAPITO, Mastrorilli & Maniero, Noctua Book 2020).



Marco Mastrorilli, Giulio Benatti e Raffaella Maniero


Mentre la chiacchierata prende anima e corpo, usiamo la bella esposizione di foto di un fotografo locale Gianfranco Cinelli che con alcuni belli scatti ci permette di mostrare i caratteri morfologici degli Strigiformi che popolano in gran numero le campagne circostanti la riserva naturale di Ostiglia.










Abbiamo parlato anche di siti riproduttivi dei rapaci notturni e della grande importanza di costruire dei nidi destinati a questi predatori, consci che questo è il sistema migliore per molte specie per favorirne la ripresa demografica.

Se ricordate qualche tempo proprio su Gufotube vi avevo presentato un nido insolito di Assiolo (qui lo potete vedere se vi è sfuggito) e questo incontro ci permette di narrare un’altra storia curiosa. Un assiolo mantovano che qui nell’Oasi di Ostiglia ha scelto per nidificare un nido aperto di Pettirosso.


Nido di Pettirosso occupato da una coppia di assioli che si è riprodotta. (ph. Giulio Benatti)

Interno del nido di assiolo (ph. Giulio Benatti)

Incredibile ma vero e se riuscirò vi monterò a breve un video dedicato anche a questo curioso adattamento.

In questo scatto gentilmente concesso da Giulio Benatti, potete vedere come i pulli di assiolo si accontentino di uno spazio ristretto all’interno del nido artificiale che peraltro era destinato ad un Passeriforme, il pettirosso, molto più piccolo come dimensione.

Una sorta di monolocale per assioli.

A volte il mondo della natura ci rivela segreti e adattamenti davvero incredibili.



Ancora una volta questo incontro pubblico mi permette di ritrovare e incontrare per la prima diversi amici e persone che mi seguono su Gufotube, ennesima emozionante riprova dell’impatto inatteso e straordinario sulla divulgazione del mondo dei gufi che mi ha permesso di realizzare Youtube.


Ad esempio ho incontrato Luca che mi ha permesso di usare il video girato a casa sua (lo andrò presto a trovare) con i gufi danzanti.


Insomma qui nel mantovano pare che i rapaci notturni siano un pò stravaganti.




Seguitemi sempre su gufotube e ricordo a tutti che nel mio sito, dove vi trovate ora, nella sezione download potete scaricare moltissimo materiale dedicato ai rapaci notturni gratuitamente.

Se qualcuno è interessato ad acquistare il mio libro più recente, Il volo rapito potete farlo direttamente da qui.

Un saluto a tutti, un grazie sincero vi aspetto per il prossimo incontro e la prossima avventura.


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1 Comment


Giuseppe Esposito
Giuseppe Esposito
Oct 06, 2020

è sempre un piacere leggerti! grazie per la condivisione


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